Studio Usa non individua benefici particolari per le funzioni cognitive
Integratori, pillole, gel e cosi' via a base di testosterone - prescritti in quantita' negli Usa a uomini oltre i 65 anni di eta' - non produrrebbero significativi effetti benefici. Secondo un nuovo studio dell'universita' di Pensylvania su circa 800 uomini con livelli di testosterone molto bassi, le terapie aiuterebbero lievemente la densita' ossea e contro l' anemia. Ma in termini di funzioni cognitive, il team di ricercatori non ha individuato alcun miglioramento. Tra i rischi emersi c'e' quello cardiaco: nei volontari e' stato infatti riscontrato un aumento delle placche arteriose. Il rapporto e' pubblicato su 'Jama'.
fonte: ansa, jama
"Uno studio di Whitehouse, sull'esposizione prenatale al testosterone, ha scoperto che può influenzare la maturazione del cervello fetale, influenzando la cognizione e il comportamento postnatale"
Il trattamento non ha comportato una minore incidenza di fratture cliniche rispetto al placebo
La terapia sostitutiva con testosterone non era inferiore al placebo per quanto riguarda l'incidenza di eventi cardiaci avversi maggiori.
L’obiettivo del progetto è quello di stimolare un confronto tra oncologi, urologi e radioterapisti sulle proprie esperienze vissute nella pratica clinica, attraverso l’elaborazione di 10 casi clinici didattici in forma di quiz
L’uso del linguaggio, la scelta di determinati termini e il tono di voce possono rivelare importanti processi psicologici che sono alla base del benessere nel corso della vita
Persone di una certa età che in passato erano ritenute anziane oggi potrebbero non essere più considerate tali
De Leo: “Oltre all’ageismo, vi è una vera e propria epidemia dei paesi occidentali che contano il 30% degli anziani afflitti da solitudine cronica e il 10% da una forma molto severa, che porta alla depressione e poi in alcuni casi proprio al suicidio
L'allarme dei geriatri. Prima Carta al mondo contro l'ageismo
La scoperta, che apre la strada alla ricerca di nuovi farmaci anti-obesità, è pubblicata sulla rivista Nature Metabolism dall'Università tedesca di Bonn e dall'Università della Danimarca Meridionale
“È il momento di alzare l’asticella, migliorando la competitività. Assicurando anzitutto una piena tutela della proprietà intellettuale”
La medicina difensiva spinge molti camici bianchi a prescrivere una ecografia o una visita in più costringendo però così chi ne ha davvero bisogno ad affollare le già lunghe liste di attesa. Anelli: fa discutere l'azione contro i medici iper prescrit
o rivela uno studio condotto dai ricercatori della Duke Health, sulla rivista Science Advances
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